Domenica 22 gennaio 2017
II dopo l’Epifania
Il Signore Gesù prese i suoi discepoli con sé e si ritirò in disparte, verso una città chiamata Betsàida. Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione,
«Li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla»
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
(Luca 9,16)
Questo miracolo mostra la sconfinata benevolenza di Dio che viene incontro ai bisogni essenziali dell’uomo.
È anche icona di quell’incessante donare e donarsi di Dio lungo tutta la storia dell’umanità.
Dio dà.
Noi ci concentriamo sulle cose che riceviamo e su quelle che desideriamo, ma nulla sarà mai importante e prezioso quanto Colui che ci dona tutto ciò. Lui è il vero tesoro, ma a volte ci vogliono anni prima che ce ne accorgiamo.
Quando lo capiamo tutto cambia, tutto acquista significato e un nuovo valore.
E si vede che abbiamo capito, dal fatto che anche noi iniziamo a donare e donarci gratuitamente,
Buona giornata!
don Carlo
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